SAN
Un nuovo studio suggerisce che le persone sposate e vedove hanno un rischio significativamente più alto di sviluppare la demenza rispetto alle loro controparti non sposate e divorziate. I risultati contraddicono le convinzioni, da tempo sostenute, che il matrimonio produca risultati migliori in termini di salute. Gli autori dello studio scrivono. "Gli individui sposati tendono ad avere una minore integrazione sociale e sono impegnati in interazioni meno frequenti e di qualità inferiore nelle loro reti rispetto alle loro controparti non sposate. Questi aspetti positivi del benessere e dei legami sociali possono potenzialmente servire come fattori protettivi contro la demenza nel tempo".
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