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Uno studio innovativo ha rivelato la presenza di oltre 200 proteine mal ripiegate nel cervello di topi invecchiati e affetti da deterioramento cognitivo, ben oltre le ben note placche di amiloide e tau. Queste proteine appena identificate non formano i tipici grumi visibili al microscopio, il che le rende più difficili da individuare ma potenzialmente altrettanto pericolose. Gli scienziati ritengono che queste molecole furtive possano disturbare le funzioni cerebrali in modi sottili e precedentemente trascurati.
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