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Secondo un nuovo studio dell'Università del Michigan e della Columbia University, alcune regioni del cervello delle persone affette da Alzheimer si riorganizzano più spesso a riposo rispetto a quelle delle persone non affette dalla malattia. La capacità del cervello di riorganizzare le varie regioni è chiamata flessibilità neurale. Gli scienziati hanno scoperto che la flessibilità neurale era significativamente più alta nel gruppo con Alzheimer rispetto al gruppo cognitivamente normale in tutte le regioni cerebrali e in sei reti specifiche, e la flessibilità neurale era significativamente più alta nel gruppo con decadimento cognitivo lieve rispetto al gruppo cognitivamente normale nella rete visiva.
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