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Un nuovo studio pilota noto come STAMINA (Senolytics To Alleviate Mobility Issues and Neurological Impairments in Aging), incentrato sugli effetti dei farmaci senolitici, Dasatinib e Quercetin (DQ), che rimuovono le cellule vecchie (senescenti) dall'organismo, suggerisce che il trattamento intermittente potrebbe essere promettente per migliorare le funzioni cognitive negli adulti anziani a rischio di Alzheimer. La senescenza cellulare è un processo fondamentale associato all'invecchiamento. Recenti evidenze suggeriscono che l'accumulo di cellule senescenti, che possono rilasciare una serie di sottoprodotti tossici e infiammatori, è uno dei fattori alla base dei deficit sia cognitivi che di mobilità.
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